Accoglienza sicura: il nuovo protocollo per la fase 2
Con l’entrata in vigore del nuovo Dpcm, è iniziata la fase 2 dell’emergenza, la fase della convivenza con il virus. Il futuro turistico delle nostre zone montane ne è stato fortemente colpito, ma si sa, siamo gente che non demorde e già ci stiamo organizzando per la ripartenza. Il nostro obiettivo primario sarà quello di garantire la sicurezza sanitaria dei nostri ospiti e collaboratori in vista dell’imminente stagione estiva. In che modo?
Sicuramente adottando tutte le prescrizioni previste, restando però fedeli al nostro ruolo principale di operatori dell’accoglienza per gli ospiti che scelgono la montagna per le sue specificità, quali l’aria salubre e i grandi spazi, oltre che per superare il periodo stressante appena trascorso. Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi, ha spiegato ai microfoni dell’ANSA che con il nuovo protocollo Accoglienza sicura non si intende “ospedalizzare” gli alberghi, bensì garantire il massimo livello di protezione all’interno della struttura ricettiva mettendo in atto tutte le procedure di sanificazione ed igienizzazione necessarie, senza alterare il ritmo del soggiorno degli ospiti. Sì quindi alla colazione in sala comune ma con meno persone alla volta, pranzi all’aperto, buffet serviti da camerieri e picnic sull’erba.
Ci prepariamo dunque ad affrontare una stagione estiva diversa da come l’avevamo immaginata e pianificata fino a due mesi fa, e ci auguriamo davvero che possa essere l’inizio della ripartenza! Queste le parole riferite dalla presidente dell’Associazione Roberta Alverà e dai membri del Consiglio Direttivo durante la videoconferenza con gli associati: “È un momento di confronto e di unità per affrontare una situazione particolarmente delicata e critica, in cui non ci sono certezze e solo l’unità d’intenti potrà essere d’aiuto per affrontarla. Applicheremo nuove procedure lavorative e nuovi protocolli che ci impegneranno anche dal punto di vista economico. Oltre ad una riflessione sul tipo di clientela che potremmo avere da qui in avanti fino a che la situazione relativa al Covid19 non verrà risolta completamente. Possiamo tranquillizzare i nostri ospiti relativamente alla sanificazione di tutte le nostre strutture: i nostri addetti avranno disposizioni apposite di comportamento e attenzione: ogni cliente potrà stare certo di entrare in una camera sanificata poco prima del suo arrivo. Infine orari più lunghi per le colazioni per non creare assembramenti e pranzi all’aperto laddove sia possibile.
È il momento di reinventarci e di considerare nuove procedure che certamente saranno funzionali al periodo. Non cadiamo nell’errore di considerarli dei peggioramenti al servizio, anzi, porteranno sicuramente dei miglioramenti positivi. Insomma sarà tutto più slow ma ugualmente rilassante e bello, anche considerando che spazi aperti e aria buona non ci mancano”.
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